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autore: Matteo Spanò
Presidente Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo
METTERE AL CENTRO IL TERRITORIO e sostenere i soci ed i clienti non solo con la tradizionale attività bancaria, ma anche con servizi di tipo sanitario, assistenziale, sociale, culturale, formativo e ricreativo in tutta la nostra regione. È questo uno degli obiettivi principali di “Una Banca, Una Mutua”, il progetto di mutualità associativa che la Federazione Toscana BCC ha deciso di promuovere e realizzare con l’assistenza tecnica di Comipa (il Consorzio nazionale tra Mutue Italiane di Previdenza e Assistenza) e che permetterà nei prossimi mesi ad ognuna delle 15 Bcc (oltre 300 sportelli) associate alla Federazione di poter avere una Mutua protagonista nel proprio territorio di competenza, analogamente a quanto ChiantiBanca ha già realizzato in maniera lungimirante, promuovendo ChiantiMutua nel “lontano” 2007.
Saper offrire un sistema di Welfare effettivamente sostenibile diventa una delle sfide più importanti della nostra società contemporanea, investita da fenomeni economici e demografici ai cui lo Stato (Primo Settore) da un lato e “il Mercato” (Secondo Settore) dall’altro, mostrano sempre maggiori difficoltà a dare una risposta efficace e accessibile a tutti.
Un Welfare che si deve occupare non solo di sanità integrativa, ma più in generale di una pluralità di prodotti/servizi finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei suoi assistiti.
Ecco allora affermarsi una terza via, rappresentata dalla mutualità volontaria, una forma storica di solidarietà, uno strumento di risposta ai bisogni sociali che si esplica attraverso forme di associazionismo economico volute dai cittadini a partire dalla seconda metà dell’800, quando nacquero anche le prime Casse Rurali Artigiane. Una forma di auto-organizzazione delle comunità locali che nel corso dei suoi 150 anni di vita ha mantenuto l'impostazione solidaristica originaria ed è oggi sempre più attuale, perché mette al centro i bisogni delle persone e li soddisfa attraverso la partecipazione di tutti i suoi componenti e senza finalità di lucro.
Con le persone al centro del progetto e le Mutue delle Bcc a garanzia del rapporto con il territorio, “Una Banca, Una Mutua” vuole agevolare l’accesso a prestazioni sanitarie in tempi rapidi e a costi ridotti, sostenere la famiglia con sussidi per i figli, organizzare iniziative formative, informative e ricreative e molto altro ancora, attraverso il coinvolgimento delle strutture e degli esercenti di ogni territorio.
Grazie alla collaborazione tra Federazione Toscana, Comipa e Bcc in tutta Italia, anche le banche di credito cooperativo di altre regioni, dal Nord al Sud, si stanno attivando per costituire nuove Mutue e questo permetterà a tutti di beneficiare di un’ampia rete di strutture e servizi su scala nazionale, in ottica solidaristica.
Le economie di scala di un progetto di ampio respiro territoriale permettono di mettere in piedi investimenti comuni per sviluppare nuovi strumenti tecnologici e nuovi servizi a vantaggio delle Mutue già esistenti e di quelle di nuova costituzione. A breve il socio di ogni Mutua potrà consultare direttamente on line, anche dal proprio smartphone con una specifica app, la propria situazione, presentare direttamente le richieste di accesso ai contributi e seguirne l’iter istruttorio, verificare le strutture convenzionate, effettuare prenotazioni nelle strutture sanitarie di fiducia e molto altro ancora.
ChiantiMutua, attiva da 12 anni su questo fronte, è protagonista di questo salto dimensionale della mutualità associativa del Credito Cooperativo, avendo ben compreso che la nascita di nuove Mutue consorelle consentirà lo sviluppo di una rete capillare sul piano regionale e nazionale, di cui beneficeranno grandemente in primis tutti i propri soci.
Con “Una Banca, Una Mutua” si riafferma il carattere distintivo del modello di presenza sul territorio delle Banche di credito cooperativo, attraverso l’auto-organizzzazione di un nuovo Welfare allargato quale strumento per reinterpretare, attualizzandoli, i concetti di localismo e di mutualità e ridare protagonismo ai territori e alle comunità.